Com’è nata la mia passione per la fotografia newborn?
La prima volta che ho capito di voler diventare fotografa newborn non sapevo neppure il significato della parola “newborn”. Avevo sette anni e mi piaceva guardare le foto di piccolissimi bimbi tra i fiori, con tenere tutine con gli occhi semichiusi e il sorriso accennato che si trovavano sui quaderni della scuola.
Crescendo, poi, ho imparato anche quanto mi piacesse catturare momenti, persone e sorrisi in immutabili foto, avevo quindici anni e iniziavo a presentarmi al mondo come fotografa. La mia carriera è iniziata scattando foto durante centinaia di cerimonie ma non mi ci è voluto molto per capire che la mia strada era un’altra. Sentivo la mia creatività appiattirsi, mi sembrava di vivere in un infinito film in cui tutti andavano in chiesa e ne uscivano sposati o battezzati o con il saio della prima comunione per poi recarsi in un ristorante qualsiasi e mangiare per intere ore. Mi sono detta che ero troppo giovane e piena di vita, sogni e passioni per potermi fermare nelle cerimonie altrui e allora sono partita e sono andata dall’altra parte dell’emisfero.

Dall’Italia all’Australia: come sono diventata fotografa Newborn
L’Australia mi ha accolta come una bellissima giornata estiva e mi ha ripagata di tutta la staticità lavorativa degli anni precedenti. Ho studiato e seguito i corsi di due importantissime fotografe newborn, Jade e Amy Mcdaniel, da cui ho imparato non soltanto l’arte della fotografia newborn ma anche tutto ciò che la macchina fotografica non cattura. La preparazione del neonato, il modo in cui vestirlo, come posizionarlo per garantire la sua comodità e sicurezza, come utilizzare tutto il materiale consono agli scatti e ho capito ancora più a fondo il potenziale di questo settore e la professionalità che ne è alla base.
Sette anni dopo il viaggio che mi ha cambiato la vita, sono felice. Nonostante le reticenze iniziali di mio padre e di tutti i miei colleghi, convinti che stessi facendo la scelta sbagliata lasciano la comfort zone dei servizi fotografici per cerimonie, oggi non solo ho il mio studio fotografico newborn ma ho anche creato la prima scuola fisica di fotografia newborn in Italia. E sono soddisfatta di me.

Fotografia Newborn: vi racconto la mia mentore
Ripensando a quei quaderni che tanto mi affascinavano da piccola ho scoperto le foto di Anne Geddes, diventata poi la mia mentore della fotografia newborn. Annes Geddes è una fotografa famosa per i suoi soggetti infantili quasi fiabeschi. Nata in Australia, le sue foto si focalizzano sui bambini, ponendoli in un ambiente naturalistico e fiabesco con l’intento di celebrare l’idea della nascita e della nuova vita.
La fotografia newborn, già ampiamente diffusa in America e in Australia, sta riscuotendo sempre più successo anche in Italia. Chiamata anche neonatale, la fotografia newborn è una forma particolare di fotografia per neonati, con caratteristiche ben definite. La sessione fotografica newborn richiede professionalità, creatività ed empatia con i neonati e con i neogenitori. Per questo motivo necessita di una forte competenza in campo tecnico e umano.
Anna Geddes dice: “La mia idea di foto perfetta è quella dove ho creato un certo ambiente e in cui il bambino ha dato qualcosa della sua personalità. Il bambino aggiunge sempre quella scintilla in più all’immagine”. E riflettendoci attentamente, questa è anche la mia idea di foto perfetta.
Annamaria Di Buono, la fotografa dei bambini.

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